Nel 2025 ha fatto molto discutere una miniserie Netflix capace di toccare corde profonde, soprattutto tra chi ha a che fare ogni giorno con il mondo adolescenziale. Parliamo di Adolescence, una miniserie ambientata in una cittadina del Regno Unito, che affronta in modo diretto e realistico i disagi vissuti dai ragazzi tra i 13 e i 16 anni, legati a un uso distorto, compulsivo e spesso inconsapevole dei social media.
Trama senza spoiler: cosa racconta davvero Adolescence
Adolescence è composta da 4 episodi e si apre con un evento scioccante: l’arresto di un tredicenne nella sua abitazione, sospettato di un grave crimine. Da quel momento si sviluppa un’indagine che si snoda tra la centrale di polizia e le aule scolastiche, raccontata con una narrazione immersiva in monoripresa.
Nel corso degli episodi emerge un quadro nitido: una generazione di ragazze e ragazzi immersi in un mondo parallelo, dominato da social network, community digitali e dinamiche tossiche legate a bullismo e odio. Un mondo in cui perfino le emoji diventano etichette permanenti, capaci di marchiare la reputazione di una persona per sempre.
Consapevolezza digitale: la chiave per proteggere e proteggersi
Come azienda che opera nel campo dell’informatica e della cybersecurity, ci impegniamo ogni giorno a trasmettere la cultura della consapevolezza digitale, una delle armi più efficaci per prevenire gli attacchi informatici e proteggere i dati sensibili.
Ma ci chiediamo: può questa consapevolezza essere utile anche per difendere il benessere psicologico dei più giovani? Per aiutarli a gestire il peso di certe etichette che, senza i social, forse nemmeno esisterebbero?
Nel mondo adolescenziale, i confini tra realtà e virtuale sono sempre più sfumati. L’esigenza di popolarità e l’ansia di non essere emarginati diventano vere e proprie ragioni di vita. Un like, un commento o un’emoji possono scatenare reazioni imprevedibili e, in certi casi, gravi. E quelle stesse etichette digitali finiscono per influenzare la vita reale, giorno dopo giorno.
Il nostro impegno per la formazione digitale nelle scuole
Educare gli adolescenti a comprendere le implicazioni delle loro azioni online, a riconoscere i segnali di bullismo e a sviluppare empatia digitale è essenziale per prevenire comportamenti dannosi e promuovere un ambiente online più sano e sicuro.
Crediamo che la cultura della consapevolezza digitale debba partire il prima possibile, e le scuole rappresentano il primo luogo in cui agire in modo concreto.
In quanto partner tecnologici di diversi Istituti Scolastici, proponiamo percorsi formativi integrati che uniscono:
- educazione digitale consapevole
- sicurezza informatica pratica
- prevenzione del cyberbullismo
Questi corsi mirano a fornire agli studenti strumenti concreti per navigare in sicurezza, riconoscere i rischi, reagire con responsabilità e coinvolgono anche insegnanti e genitori, creando una rete di supporto solida e condivisa.
La consapevolezza digitale comincia sui banchi di scuola
La serie Adolescence ci mostra, in modo tanto crudo quanto reale, quanto possa essere sottile il confine tra equilibrio e fragilità emotiva per gli adolescenti che vivono costantemente connessi. In questo contesto, la consapevolezza digitale emerge come uno strumento fondamentale per proteggerli e guidarli.
Siamo a settembre, la scuola è ricominciata: è il momento giusto per investire nell’educazione digitale, un percorso che inizia tra i banchi e può fare la differenza per tutta la vita.