Buongiorno a tutti e benvenuti. Oggi siamo in Meccanostampi con Remo Malacarne. Con lui oggi condivideremo l'esperienza tra Scp e Meccanostampi, approfondendo alcuni temi chiave legati all'organizzazione aziendale. Ma prima di tutto, la parola a Remo, affinché si presenti e ci parli dell'azienda, prima di entrare nel dettaglio del progetto. Grazie. Buongiorno a tutti. Mi chiamo Remo Malacarne e mi occupo di informatica da trent'anni. In Meccanostampi sono ICT Manager. Meccanostampi è un'azienda che ha ormai sessant'anni quest'anno. Questo è un evento importante, che segna una presenza consolidata nel territorio cresciuta molto nel tempo. Meccanostampi ha due business unit. La prima si occupa della progettazione e costruzione dello stampo, con un ufficio tecnico e un’attrezzeria che sono sicuramente fiore all'occhiello in Meccanostampi per quanto riguarda questa attività e un riferimento per i nostri clienti. La seconda business unit si occupa dello stampaggio. Non ho detto una cosa importante prima, la dico adesso: Meccanostampi lavora per conto terzi, quindi non produce un prodotto proprio, ma è presente in diversi mercati: in tutti i mercati dove c'è necessità delle attività di Meccanostampi quindi di costruzione piuttosto che di stampaggio Meccanostampi è un riferimento per molti e in molti settori. Quindi dalle pompe al meccanico, elettromeccanico, elettrico, al settore del bianco, settore del tempo libero, l'automotive, il food e speriamo in futuro altri nuovi settori. Meccanostampi è presente. A livello organizzativo e produttivo-logistico, avete un'area molto importante. Potresti descriverci brevemente la vostra organizzazione anche dal punto di vista produttivo, quante macchine avete, quanta logistica avete? Sì, allora: abbiamo quattro stabilimenti, tutti nel comune di Limana, quindi tutta la produzione avviene localmente. Una logistica esterna, per quanto riguarda spedizioni, stoccaggio e altro. Nei quattro siti produttivi che abbiamo qui, svolgiamo l'attività di stampaggio con ben 140 presse a iniezione, di diversi produttori, quindi non mono-marca, ma presse tedesche, giapponesi, di diversi brand con diversi tonnellaggi in funzione della dimensione dei particolari che andremo a stampare e con diverse tecnologie. Ci sono macchine idrauliche, ma anche macchine elettriche, a zero emissioni o comunque molto rispettose dell'ambiente. Per quanto riguarda poi gli stampaggi abbiamo anche un reparto qualità che fa i controlli e la certificazione di conformità dei prodotti destinati ai nostri clienti. In queste quattro unità produttive, in questi quattro stabilimenti, lavorano oltre 260 persone. Meccanostampi è cresciuta molto, come dicevo prima, negli anni ed è oggi una realtà importante, anche a livello provinciale, con numerosi dipartimenti interni. Una delle esigenze di questi dipartimenti era proprio quella di misurare i dati. Entriamo quindi nel tema che riguarda più da vicino il rapporto con Scp. Da un lato, c’è la parte gestionale legata a Galileo, ma oggi vogliamo concentrarci principalmente sulla misurazione dei dati, quindi gli strumenti di business intelligence, come Oracle da una parte e Power BI dall'altra. Quali sono state le prime esigenze di misurazione che avete sentito e come avete sviluppato il progetto nel tempo? Dobbiamo subito dire che Meccanostampi ha un rapporto storico con Scp, legato fin dall'inizio al mondo gestionale, fin dalle origini finchè io sappia insomma c'è sempre stato questo rapporto. E un'altra caratteristica di Meccanostampi è stata nel tempo avere molti dati disponibili nei vari dipartimenti, come dicevo prima, quindi molti dati amministrativi, commerciali di produzione, di qualità, di logistica. Veramente un volume di dati altissimo. Però il volume di dati alto ha bisogno di un "qualcosa" che metta ordine, qualcosa che ne permetta una lettura da un lato facilitata e da un altro efficace perchè poi ricordiamo che la business intelligence ha come obiettivo primario quello di prendere delle decisioni, cioè di dire questi dati una volta letti, interpretati e compresi, mi portano a fare delle scelte, mi portano a compiere delle azioni. Quindi abbiamo iniziato circa vent'anni fa con Oracle. A dire la verità prima ancora c'erano nomi diversi come Hyperion e Brio, ma oggi si chiama Oracle che è stato fin da subito visto come uno strumento che permetteva di mettere ordine, ripeto, e quindi facilitare la lettura delle varie fonti dati che avevamo e convogliarle appunto in strumenti fruibili dai vari responsabili dalle varie figure che avevano necessità di trattare, di misurare, perchè poi il problema maggiore è sempre quello che di fronte a una massa di dati elevata non si riesca o a fare sintesi o correlazione oppure ci siano anche difficoltà tecniche, tante volte. Ecco che invece la Business Intelligence ci ha permesso, grazie anche a persone veramente in gamba, cui spendo una lancia su chi ci ha seguito in questi anni e chi ci sta seguendo perchè lo meritano, ci ha permesso di svolgere un'azione appunto di analisi e di decisione importante. Perfetto. Da quello che racconti, sembra che avevate già una maturità dal punto di vista della sensibilità verso il dato Come diceva William Edwards Deming "senza dati sei solo un altro individuo con un’opinione": Voi siete partiti già molti anni prima di arrivare a Oracle e poi a Power BI. Quale consiglio daresti a un’azienda che oggi si avvicina per la prima volta, o inizia un percorso di questo tipo verso l''analisi e la strutturazione dei dati? Quali KPI sono stati per voi importanti? Hai detto una cosa importantissima. Quello che è stato il percorso nostro ci ha portato poi a definire dei KPI per le varie aree. Misurare al fine di dire "Va bene?", "Va male?", "Dobbiamo prendere delle strategie diverse?", "Dobbiamo cambiare un attimo alcuni indirizzi". Oggi questi KPI sono diffusi a tutte le prime linee che ricevono dei report costanti e periodici in cui effettivamente riescono a misurare l'andamento di questi KPI. Il consiglio che darei a chi arriva per la prima volta a dire "ho bisogno di leggere i dati, ho bisogno di capirli, ho bisogno di misurare (questa è la parola più importante)" ecco suggerirei di darsi il tempo di analizzare bene le proprie fonti dati, capire dove ha questi dati e poi farsi consigliare effettivamente da gente esperta perchè non siamo più nei tempi in cui le persone sono esperte di tutto. Hanno bisogno effettivamente di farsi aiutare da persone esperte in certi settori. In questo secondo me è importante avere avuto un partner, come chiamo io sempre Scp, che ci ha aiutato nel mettere insieme queste fonti, normalizzarle, quindi creare uno strato in cui confluivano i dati. Guardate: erano davvero i più diversi perchè non ha importanza se erano dati di rilevamento energetico, piuttosto che dati amministrativi, piuttosto che dati della qualità, quindi di natura veramente diversa, completamente eterogenea. Eterogenei ma sono diventati omogenei in questa normalizzazione: questo è stato il plus. E questo poi, una volta costruita l'architettura, una volta arrivati a fare una sintesi, permette poi di avere continuità nel tempo nel misurare le cose. Quindi il KPI è fondamentale mantenerlo per continuare a misurare come ci si muove rispetto a questo e darsi degli obiettivi sui KPI. Relativamente invece allo staff di Scp, come è andata l'esperienza con il nostro staff? Che tipo di approccio abbiamo seguito e cosa avete condiviso? Scp è per noi un partner storico e ci ha sempre dato del valore aggiunto. In questo progetto specifico va dato merito a Scp per averci introdotto alla Business Intelligence, un argomento che, più di vent'anni fa, era innovativo e poco diffuso. Oggi è un concetto più conosciuto, ma quando abbiamo iniziato, siamo stati pionieri, e in questo siamo stati guidati sicuramente da Scp. Oltre ad averci introdotto poi ci ha seguito in tutto il processo che ci ha permesso di arrivare oggi a misurare i dati, a pensare in modo diverso quando si vogliono analizzare i dati, si pensa alla Business Intelligence. Quando si analizzano i dati, non si pensa più a costruire il dato prima, devo metterlo a posto...no, te lo fa la Business Intelligence. Affidati a lei. Basta che la strutturi bene poi entri in un processo di continuità che ti dà sicuramente un grande valore, un grande vantaggio. Lo staff che ci ha seguito è altamente competente, e fatto di persone con le quali ho sempre lavorato molto bene. A tutt'oggi, continuiamo a mantenere questa partnership consolidata e la differenza la fanno le persone. La tecnologia è importante, ma Business Intelligence ce ne possono essere di diversi tipi. Come hai detto, Oracle e Power BI sono strumenti di business intelligence di riferimento, ma il nome è un "di cui" per me perchè il nome più importante è chi ci segue come persona. Perfetto, quindi ringraziamo Remo. Riconduciamo poi, come avete visto, il tema della componente umana, quindi il lato consulenziale è fondamentale come in tantissimi altri progetti. Ringraziamo nuovamente Remo e Meccanostampi e arrivederci alle prossime interviste. Grazie!